Mercoledì 09 marzo 2022. Conferenza del prof. Danilo Falsoni

La Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999, si celebra il 21 marzo, il primo giorno di Primavera.

Oggi per festeggiare questa ricorrenza vi vogliamo parlare del legame tra Ugo Foscolo, Antonio Canova e una delle sculture più dolci e affascinanti realizzate dallo scultore di Possagno: le Grazie.
Le tre Grazie, figlie di Zeus ed Eurinome, sono tradizionalmente identificate nella mitologia come Aglaia, lo splendore, Eufrosine, la gioia e la letizia, Talia, la prosperità. È il soggetto classico per eccellenza, frequentemente riproposto dall’antichità in poi: celebri sono le rappresentazioni di Raffaello o Botticelli, ad esempio, per quanto concerne l’ambito pittorico.
Nel 1812 quindi Canova riceve la commissione di questo gruppo marmoreo il cui modello in gesso sarà pronto nell’estate del 1813, mentre il marmo sarà terminato nel 1816.
Ma veniamo a Canova, Foscolo e alla celebre scultura.

Carme ad ANTONIO CANOVA

<<Alle Grazie immortali
le tre di Citerea figlie gemelle
è sacro il tempio, e son d’Amor sorelle;
nate il dì che a’ mortali
beltà ingegno virtù concesse Giove,
onde perpetue sempre e sempre nuove
le tre doti celesti
e più lodate e più modeste ognora
le Dee serbino al mondo. Entra ed adora […] >>.

Dati Conferenza

Relatore: il prof. Danilo Falsoni, che ci intratterrà sul tema:
<<Immagini Canoviane nell’opera di Ugo Foscolo>>

Abstract:
“L’autore individua alcuni elementi tematici e iconografici comuni all’arte di Canova e alla poesia di Foscolo, sebbene espressi attraverso linguaggi artistici diversi, sullo sfondo della medesima temperie storica e culturale del Neoclassicismo.
Temi individuati sono la danza, il mito classico della bellezza serenatrice e civilizzatrice e quello funebre sepolcrale.”

falsoni

Mercoledì 09 febbraio 2022. Conferenza del prof. Giacomino Morandini

Amore e Psiche di Antonio Canova (Storia raccontata nell’Asino d’oro di Apuleio, autore latino del II secolo d.C.)

L’autore narra che Psiche era considerata una delle ragazze più belle del mondo, e Venere, la dea dell’amore, non poteva accettare che una mortale potesse competere con il suo fascino. La dea, così, inviò suo figlio Amore con un piano per farla sparire; quando il figlio di Venere vide Psiche, però, si innamorò perdutamente.Amore strinse un patto con Psiche, dicendole che, quando si incontravano, non avrebbe mai dovuto guardarlo. Dopo alcuni incontri, però, Psiche era sempre più tormentata dalla curiosità di sapere chi era il suo amante, e, istigata anche dalle sue gelose sorelle, nell’appuntamento successivo, la ragazza aprì gli occhi e guardò Amore. Il figlio di Venere si sentì tradito e volò via, abbandonando la ragazza. Psiche, innamorata del dio, era disposta a tutto per vederlo tornare e così si piegò a delle tremende prove ideate da Venere. Se Psiche avesse superato i test di Venere, avrebbe ottenuto l’immortalità ed avrebbe potuto ritornare al fianco del suo amato. Con grande tenacia, la ragazza riuscì a superare tutte le prove, arrivando addirittura negli Inferi per prendere un po’ della bellezza di Proserpina. Quest’ultima prova si rivelò un inganno e Psiche cadde in un grande sonno, e quando Amore venne a sapere degli sforzi effettuati dalla sua amata, si recò immediatamente da lei e la risvegliò con un bacio.

Dati Conferenza

Relatore: il prof. Giacomino Morandini, che ci intratterrà da par suo, sul tema dell’incontro:

<< Nel bicentenario della morte di Antonio Canova, artefice sereno e “restitutore” appassionato del patrimonio artistico italiano.>>

Abstract:

1) dati biografici di A Canova e suo impegno artistico e culturale al tramonto della Serenissima, durante l’Età Napoleonica e nel caos calmo della Restaurazione;
2) alcune radici letterarie del genio di Canova.

Il tutto documentato da repertorio fotografico.

amore e psiche

 

Mercoledì 19 gennaio 2022. Conferenza del prof. Daniele Montanari

Le mura Venete

Le mura della Città costituivano, da sempre, il baluardo difensivo alla cui ombra cresceva e prosperava la comunità urbana. Quelle bresciane furono messe a dura prova dall’assedio del Piccinino (1438-39). Resistettero, ma evidenziarono l’indispensabile necessità di un loro potenziamento, realizzato nel corso del XVI secolo. Città difesa, città sigillata.

Bisogna però ricordare che la stessa realtà urbana diventava estremamente “porosa”, per quanto concerneva l’ambito fiscale e un’osmosi ininterrotta con il contado, particolarmente marcata nei tragici frangenti delle ricorrenti crisi di sussistenza.

le mura venete

Mercoledì 24 novembre 2021. Conferenza del prof. Luciano Faverzani

Conferenza del 24/11/2021, c/o Ateneo di Brescia, Via G. Calini 30, ore 17,30

Titolo: “Dante nel Risorgimento”

Relatore: Prof. Luciano Faverzani.

Abstract: “Gli studi sull’opera e la figura di Dante Alighieri dopo essere stati trascurati durante il XVII secolo e la prima metà del XVIII, presero nuovo slancio nella seconda metà del secolo dei Lumi. Questo recupero lo si deve a figure quali Giovan Battista Vico e Vittorio Alfieri. Colui che però traghetterà la figura di Dante nel XIX secolo, rivestendola della nuova veste di “Padre della Patria”, sarà il grande Ugo Foscolo che durante il suo esilio londinese trasmise questa nuova interpretazione della figura di Dante alle nuove generazioni che furono poi promotrici del processo rivoluzionario che porterà all’unità nazionale. Una nuova visione che superò il XIX secolo per essere ancora valido simbolo all’indomani della Prima guerra mondiale”.

Incontro in presenza con dotazione di mascherina e green pass.

Si può assistere anche a distanza su piattaforma Zoom.

fac Ateneo