Giovedì 24 ottobre 2013. Conferenza del Dott. Angelo Brumana

Care Amiche e Amici Bibliofili,

giovedì 24 ottobre 2013 alle ore 17:30

presso la sala conferenze del Broletto

si terrà la Conferenza

del dott. Angelo Brumana

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Il Dott. Angelo Brumana è socio effettivo dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Brescia.

Nel 2008 ha fondato la casa editrice Edizioni Torre d’Ercole, che tuttora dirige personalmente a tempo pieno.

Giovedì 20 giugno 2013. Conferenza della prof.ssa Elisabetta Conti.

Care Amiche e Amici Bibliofili,

giovedì 20 giugno alle ore 17:30 si terrà la Conferenza

presso l’Emeroteca in Broletto

che sarà tenuta dalla Prof. Elisabetta Conti

130620 CONTI INVITO x 3 FG_Layout 1Docente dell’Università Cattolica -sede di Brescia –

di Storia del giornalismo.

Membro del Comitato scientifico della Fondazione Civiltà Bresciana.

Membro del Consiglio di redazione della rivista “Brixia Sacra”.

Membro del CdA della “Fondazione Micheletti”.

Presidente incoming del Rotary Brescia.

Presidente dell’ “Associazione Amici di Lino Poisa” editrice dei Rotary bresciani.

 Premio “Città di Brescia – Laura Bianchini” XIII edizione assegnato nel 2002

per L’impegno culturale.

 Ha pubblicato una trentina di studi relativi alla storia di Brescia ed in particolare all’epoca malatestiana di cui l’ultimo“Pandolfo Malatesta, signore di Brescia, Bergamo e Fano” ed. Morcelliana 2012.

 Insignita il 2 giugno 2011 con Decreto del Presidente della Repubblica dell’Onorificenza di “Cavaliere” dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.

 

“Un inedito Registro di Pandolfo Malatesta del XV secolo” rimasto a Brescia. Di Elisabetta Conti.

 Partendo dall’assunto che i Malatesta furono anche imprenditori agricoli, è interessante  partire dal registro 74 della sezione Mensa dell’Archivio della Curia di Brescia che descrive in primo luogo le attività di gestione dell’azienda agricola del castello di Clusane d’Iseo nel Bresciano.

Il registro 74 è un cartaceo, rilegato in pergamena, con banda e affibbiatorio in pelle. Il piatto anteriore riporta le lettere A e B e la data 1415 in caratteri gotici. La numerazione dei fogli va da carta 2 a carta 95. Gli anni di compilazione sono il 1414-1415-1416.

La scrittura è di un’unica mano. Il compilatore del registro è Lanfranco da Tagliuno (paese del bergamasco nelle vicinanze di Clusane d’Iseo) che è fattore, insieme a Lorenzo de’ Gambi, “in la Valle di Ysè del magnifico et excellentissimo segnore misser Pandulffo de Malatesta (c.89 v) “segnor de Brexa” (c. 85 v).

Il registro è un inedito del periodo malatestiano eccezionalmente rimasto in Brescia e conservato nell’Archivio della Curia dalla fine del XVIII o dai primi del XIX sec. Infatti i documenti ed i registri relativi alla signoria malatestiana di Brescia furono riportati a Fano da Pandolfo III quando fu cacciato dalla città nel 1421.

Il registro 74, appartenente alla “Casa” malatestiana, è un partitario di dare e avere dove sono diligentemente annotate le spese, le riscossioni, i prestiti concernenti la gestione economica ed agraria del castello di Clusane nonché le obbligazioni ed i gravami con le relative specificazioni ed indicazioni dei nomi dei contraenti o interessati alle varie operazioni.

Il registro 74, dopo un’attenta lettura, si presenta come un affresco di vita quattrocentesca all’interno di un’azienda agricola malatestiana; è animato, infatti, da tanti personaggi che entrano in relazione con Lanfranco da Tagliuno, fattore di Pandolfo III signore di Brescia, attraverso le annotazioni di spese, riscossioni, prestiti, obbligazioni e gravami concernenti la gestione economica ed agricola del castello di Clusane d’Iseo.

Nel partitario vengono indicati i prodotti agricoli coltivati e che sono ancor oggi i prodotti tipici della zona del lago d’Iseo e della confinante Franciacorta: “formento, mey, vino, orzo, fava, melga, castegne e marò, feno, faxoli, segal, cisergia, spelta”.

I personaggi che si muovono ed entrano in rapporto col fattore Lanfranco sono per lo più manenti, lavorenti e maestri stipendati dal Malatesta, ma appaiono anche molti altri soggetti che svolgono i più diversi mestieri: “famey o famiglio, vicario, canzelero, mareschalgo, seschalgo, cogo, factor generalle, soldado, spendidor” oltre naturalmente al castellano della rocca di Clusane.

In conclusione, le voci relative alle entrate e alle uscite riportate dal registro 74 offrono un significativo quadro della signoria di Pandolfo III Malatesta in terra bresciana, proprio perchè, analizzando tali partite, è possibile ricostruire, con buona approssimazione, gli eventi gestionali che caratterizzano l’azienda agricola collegata al castello di Clusane, nonchè la misura delle imposizioni e delle tasse versate alla signoria dai contribuenti bresciani per la difesa ed il mantenimento del “buono stato” della città e del contado.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

mercoledì 22 maggio 2013. Proff. Barbieri e Callegari

Attenzione al cambio del giorno e del luogo dell’incontro

L’editoria bresciana già dal XV secolo ebbe i suoi protagonisti, tra i quali spiccano i membri della famiglia Britannico di Palazzolo: per quasi duecento anni i Britannico, tra alterne vicende, e non senza bruschi cambiamenti di politica editoriale, stamparono libri. Una produzione enorme, di oltre 400 edizioni, che testimonia il tentativo di espandere l’attività anche nella vicina Cremona, nel centro universitario di Pavia, nella capitale del libro Venezia. Ma i Britannico furono davvero i più grandi editori bresciani a cavallo tra XV e XVII secolo? Certo, la loro fu una famiglia importante, con notevoli addentellati nell’ambiente religioso e scolastico locale, ma la preminenza che per lungo ebbero nella città di Brescia da dove traeva origine? E quali rapporti instaurarono con gli altri imprenditori locali del libro? E come si rapportarono al più vasto mondo della produzione libraria della Repubblica di Venezia? Il volume Uomini di lettere, uomini di libri. I Britannico di Palazzolo (1469-1650), pubblicato a Firenze dalla casa editrice Olschki, offre materiali per rispondere a tali questioni, grazie all’ampio lavoro di sintesi e scavo proposto da Ennio Sandal, nonché alla ricostruzione bibliografica operata da Rosa Zilioli Faden. Come scrive nella Presentazione un maestro di questi studi, Giuseppe Frasso, “il libro si legge anche come una animosa e avvincente storia della cultura bresciana (e dei suoi rapporti con molti altri centri dell’Italia settentrionale) entro un esteso arco cronologico dove appunto i dati oggettivi … e la riflessione storico-culturale si fondono armonicamente nel delineare un vasto e vivace affresco”.

Ne discutono il giorno mercoledì 22 maggio, alle ore 17.00, presso la Libreria dell’Università Cattolica in via Trieste a Brescia, Edoardo Barbieri e Marco Callegari. Edoardo Barbieri, direttore de “La Bibliofilia”, da molti anni docente alla Cattolica di Milano e Brescia, si è più volte occupato della storia editoriale bresciana, riconducendola al più ampio problema della storia del libro nell’Italia del Rinascimento. Marco Callegari, bibliotecario a Padova, autore di numerosi saggi sulla storia della produzione libraria nell’Italia moderna, è da quest’anno docente di Bibliografia presso la sede bresciana dell’Università Cattolica.

INVITO PROF BARBIERI FRONTE 22 05 2013

 

mercoledì 24 aprile 2013. Conferenza di Alba Pioletti

INVITO PIOLETTI FRONTE 24 04 2013

Alba Pioletti è nata e risiede a Brescia. Dal 1990 è autrice di fiabe per bambini, poesie, racconti  e gialli polizieschi. Si è sempre dedicata allo studio dei Codici Miniati, dell’Archeologia, della Storia,  della Scrittura, dell’Arte Sacra e delle Icone Ortodosse.

Nel 1994  ha pubblicato il libro per bambini Il Flauto di Pan, con una fiaba sul “Presepe” del Romanino, opera presso la Pinacoteca  Tosio Martinengo; nel 2002 il volume La meravigliosa storia del libro, un percorso ideato per ragazzi, che rivela la sublime bellezza dei Codici Miniati e del CantoGregoriano, e il libro Le Fiabe, di cui  una è dedicata al Museo di Santa Giulia; nel luglio 2006 il libro L’Albero della Scrittura  dalla Preistoria a Gutenberg:” dipingerò un albero e su ogni ramo metterò l’evoluzione  delle Pitture Rupestri, i primi Segni nella Preistoria e la Storia della Scrittura…”; giugno 2011 il libro La Luce della Parola  Il bello è lo splendore del vero.  Frequenti i suoi interventi  culturali nelle Scuole Primarie, Secondarie e Superiori di Brescia e Provincia. Ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionale.

 Attraverso l’entusiasmo e la partecipazione  degli scolari nei molti interventi culturali nelle Scuole Elementari di Brescia e Provincia è nato il libro “L’Albero della Scrittura”, un percorso ideato per ragazzi. Gli  argomenti spaziavano in molte direzioni: Arte, Codici Miniati, San Benedetto…Dopo questi incontri  si andava a visitare il Museo Diocesano  dove sono esposti  nelle teche Antifonari, Evangelari, Codici Miniati…Gli scolari ammutoliti dallo stupore, davanti a pagine meravigliosamente miniate esplodevano poi in grida di gioia, ma inesorabilmente il dito si fermava sulla scrittura e la domanda era :”Che scrittura è?”.  

21 marzo 2013. Conferenza del prof. Marco Rossi

INVITO PROF ROSSI FRONTE 21 03 2013La cultura artistica generata nell’ambito delle cattedrali di Brescia non riguarda solamente l’architettura e la pittura, ma comprende pure un importante gruppo di codici miniati prodotti  molto probabilmente nello scriptorium capitolare e ora conservati in buona parte presso la Biblioteca Queriniana, il Museo Diocesano e la Pinacoteca Tosio Martinengo, ma dispersi pure in altri luoghi, come la Biblioteca Universitaria di Bologna. Fin dall’epoca carolingia il complesso episcopale costituisce un centro di cultura d’importanza europea; in età romanica sono particolarmente interessanti i rapporti con i manoscritti miniati delle cattedrali di Milano; infine il rinnovamento promosso dal vescovo Berardo Maggi (1275-1308) trova riscontro anche nel nuovo allestimento di libri liturgici miniati, che possono essere confrontati con la contemporanea produzione pittorica. Con i Corali quattrocenteschi coordinati da Giovan Pietro Birago si apre la strada a una nuova fase della cultura figurativa bresciana.

Marco Rossi (Milano, 1956) è Professore Associato di Storia dell’Arte medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica, sedi di Milano e di Brescia, e Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università Cattolica di Milano. E’ membro del Collegio docenti della Scuola di Dottorato di Ricerca in Studi Umanistici della stessa Università, e Responsabile scientifico dell’Unità di Ricerca PRIN “Committenze ecclesiastiche di libri miniati a Milano nei secoli XIII e XIV”. Fa parte del Comitato scientifico della “Rivista di Storia della miniatura”, di “Arte Lombarda” e di “Nuovi Annali. Rassegna di studi e contributi per il Duomo di Milano”. Collabora alla ricerca internazionale promossa dall’Università di Barcellona: “Magistri Cataloniae. Artistas, patronos y público: Cataluña y el Mediterraneo (sec. XI-XV)”, e a quella delle Università di Losanna, Ginevra e Zurigo: “Constructing identity: visul art, spatial and literary cultures in Lombardy, 14th to 16th century”. E’ membro dell’Associazione Italiana degli Storici dell’Arte Medievale, della Società internazionale di Storia della Miniatura, dell’Ente Raccolta Vinciana, dell’Accademia di Studi Borramaici (Biblioteca Ambrosiana) e dell’Ateneo di Brescia.    Nei suoi studi si è occupato del gotico internazionale in Europa, con ricerche e pubblicazioni sul cantiere del Duomo di Milano, sulla miniatura presso la corte dei Visconti e sulla multiforme personalità di Giovannino de Grassi. Ha compiuto ricerche iconografiche relative all’Apocalisse e all’Ultima Cena, oltre a indagini sulla pittura medievale e rinascimentale in Lombardia. Ha studiato il romanico lombardo, sia nei suoi aspetti architettonici che pittorici.

E’ autore di diversi libri: Pittura in Alto Lario tra Quattro e Cinquecento, Milano 1988; Il Cenacolo di Leonardo. Cultura domenicana, iconografia eucaristica e tradizione lombarda, Milano 1988; Disegno storico dell’arte lombarda, Milano 1990; Giovannino de Grassi. La corte e la cattedrale, Milano 1995; La Rotonda di Brescia, Milano 2004; Galliano pieve millenaria, Sondrio 2008; Milano e le origini della pittura romanica lombarda. Committenze episcopali, modelli  iconografici, maestranze,  Milano 2011. E’ inoltre autore di oltre centocinquanta contributi tra saggi in riviste specialistiche (Arte Lombarda, Les Cahiers de Saint-Michel de Cuxa, Rivista di Storia della miniatura, Mélanges de l’Ecole française de Rome), atti di convegni, volumi miscellanei, schede di cataloghi e di mostre.