Giovedì 21 maggio 2015. Conferenza della dott.ssa Susanna Viganò.

Care Amiche e Amici bibliofili

sempre rimanendo sul tema dell’EXPO 2015

giovedì 21 maggio alle 17:30 presso l’Emeroteca

andremo nell’antichità dalla Mesopotamia al Nuovo Mondo

di cui ci parlerà la Presidente dell’Archeoclub di Brescia

Dott.ssa Susanna Viganò

in una conferenza dal titolo

ARCHEOSAPORI

IL CIBO, DALLA MESOPOTAMIA ALL’AMERICA PRECOLOMBIANA 

INVITO BISANTI FRONTE 19 03 2015.FH10Se la fame ha fatto la Storia attraverso le rivoluzioni, l’appetito non ha prodotto risultati storici accertati, a parte l’accorciare la vita a personaggi celebri quali Lorenzo il Magnifico, il cardinale Ippolito d’Este, Raffaello.

Dalla Triplice Allenza di frutta-bacche-noci dell’uomo paleolitico alle ricette di Babilonia trascritte sulle Tavolette di Yale, dalle pitture parietali delle tombe egizie, dai rustici arrosti della Grecia Classica giù giù nei secoli fino all’alimentazione di sussistenza dei Mongoli ed alla cucina imperiale cinese.

D.SSA SUSANNA VIGANO’. Laurea in Scienze Economiche, Laurea in Giornalismo alla Columbia University, Laurea in Scienze Politiche, Dottore di ricerca in Storia e Istituzioni dei Paesi Afro-Asiatici, collaboratrice di giornali quotidiani e periodici, vincitrice di numerosi premi letterari e di saggistica. Una curiosità: è stata la prima donna Ufficiale della Marina Mercantile Italiana

Giovedì 9 aprile 2015. Conferenza del prof. Luigi Cataldi.

Care Amiche ed Amici bibliofili,

con questa conferenza iniziamo un ciclo che fa riferimento al tema all’EXPO 2015.

La conferenza del prof. Luigi Cataldi, famoso cultore di Storia della Medicina, ci parlerà nella sala dell’Emeroteca su

Alimentazione e salute nella cultura rinascimentale

Contemporaneamente per tutto il mese di aprile saranno esposti

nella biblioteca Queriana bellissimi libri antichi sull’argomento.

 INVITO BISANTI FRONTE 19 03 2015.FH10

Il Prof. Luigi Cataldi, formatosi professionalmente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è Specialista in Pediatria, Neonatologia, Infettivologia e Igiene e Medicina Preventiva. Ha lavorato presso strutture universitarie sia in Italia che all’estero, in Svizzera (1968), Francia (1988) e USA (1988). Ha concluso la sua attività clinica e di Professore Associato confermato di Pediatria Generale e Specialistica dal 1989, già Titolare dell’insegnamento di Pediatria nel Corso di Laurea di Odontoiatria dell’UCSC e affidatario di numerosi insegnamenti in ambito pediatrico, neonatologico, storico-medico e demoetnoantropologico nel 2014, col ruolo di Direttore dell’UOC di Pediatria del Policlinico Gemelli E’ tuttora professore di Pediatria nel corso di Laurea di Dietistica della stessa facoltà.

E’ stato relatore, su invito, fin dal 1974, in numerosissimi congressi nazionali e internazionali, ha tenuto seminari e conferenze presso numerose sedi universitarie anche in Asia, Africa, Nord America (Canada e USA) e Sud America (Argentina, Colombia). Ha coordinato numerosi studi sull’assistenza neonatale e pediatrica e sulla funzione renale del neonato a termine e pretermine, normale e patologico, nonché sulle patologie renali e dell’apparato uropoietico: nello studio Policentrico sulle infezioni delle vie urinarie del neonato, nel 1988-89, ha coordinato oltre 65 Centri di Patologia Neonatale ospedalieri e universitari realizzando una delle prime ricerche multicentriche a livello mondiale.

Ha tenuto numerosissime conferenze in vari campi dalla storia della medicina alla bibliofilia

Istruzione e Formazione

  • Laurea in Medicina e Chirurgia presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma in data 19/07/69
  • Specializzazione in Clinica Pediatrica presso Università degli Studi di Pisa in data 29/11/71
  • Specializzazione in Malattie Infettive presso Università degli Studi di Roma – La Sapienza in data 17/07/75
  • Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva – Orientamento Laboratorio presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma in data 10/11/77
  • Specializzazione in Neonatologia presso Università degli Studi di Roma – La Sapienza in data 13/11/80
  • Dottorato in Bioetica e Organizzazione Sanitaria, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, 1992.
  • Socio della Società Italiana di Pediatria (SIP) per conto della quale è stato presidente regionale del Lazio del Gruppo di Neonatologia (GLN)
  • Socio fondatore della Società di Neonatologia (SIN), di cui è stato tesoriere e consigliere
  • Fondatore e Segretario del Gruppo di Studio di Nefrologia Neonatale (GSNN) del GLN della SIP, confluito nel 1994 nella SIN, è stato rieletto segretario nel giugno 2013
  • E’ stato segretario del Gruppo di Studio di Storia della Pediatria per tre mandati (GSSP, rieletto nel 2009)
  • E’ stato consigliere nazionale della Società Italiana di Medicina Perinatale (1991-94)
  • E’ socio di numerose società scientifiche internazionali (UENPS, ESPR, Soc. Française Néonatologie).
  • Presidente della Sez di Medicina e Chirurgia dell’Associazione “ALUMNI Cattolica, Ass. Ludovico Necchi” della quale è Vicepresidente Nazionale

Premi e riconoscimenti

  • Nella commissione 06 dei fondi MIUR eletto continuativamente ogni biennio dal 1986 fino alla fine del 2014.
  • Nella Consulta dell’UCSC x due quadrienni (2007-10 e 2011-14)
  • Referee per varie riviste internazionali (Pediatrics, Neonatology, Nature Nephrology and Urology, Eur J Ped., Pediatric Nephrology, J Perin. Med., JMFNM, etc), per il Comitato di Attribuzione fondi di Ricerca del Canada (2007) e del Premio Società Greca di Pediatria del 1998.
  • Dal 1993 è Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.
  • Dal 1993 è Commendatore dell’Ordine Pontificio di San Silvestro Papa dello Stato della Città del Vaticano.
  • Dal 1993 ad oggi è stato presidente e membro di commissioni per l’attribuzione di numerosissimi premi di studio e di ricerca della SIN, Gruppo Normanno, AISERNUI, Lyons, Franco Chiappe, Luisa Businco, provincia di Caserta, etc . Premio Ubaldo Dimita della SIN (dal 1999 ad oggi), SIP (R.Jemma, S.Maggiore).

Società Greca di Pediatria

Canadian National Research Council

  • Ha meritato numerose segnalazioni per premi a pubblicazioni sue e dei suoi allievi. Nel 2014 è stato insignito del premio “Città Nuova” per la carriera, a Gallipoli.

Pubblicazioni

  • E’ autore di oltre 450 pubblicazioni, (tra queste in numerose su riviste di impatto internazionale, tra le quali Lancet), in vari campi della pediatria, neonatologia medicina perinatale e nefrologia pediatrica, e 7 monografie (1 in lingua inglese) e ha curato il volume degli Atti di 34 congressi e Corsi di aggiornamento (18 nazionali e 16 internazionali) da lui organizzati.

Altre Informazioni

Fin da studente è impegnato nel Sociale:

Era a Firenze col Gruppo di Studenti della nostra Facoltà in occasione dell’alluvione del 1966.

In Irpinia è stato responsabile del gruppo della Nostra Comunità in occasione del terremoto del 1981.

Fondatore dell’Associazione AISERNUI (1963) che pubblica libri e facicoli e aiuta giovani con premi di Studio (premio Sanna, premio Dimita) e iscrizioni a congresso, è Socio dell’Associazione Universitaria per la Cooperazione internazionale – AUCI Onlus-ong, operante presso la nostra Sede di Roma..

Ha svolto attività di sostegno e formazione sanitaria in Libano, (1993-2006), in Tunisia (2000 e segg), in Palestina (2005-6), in Africa sub-sahariana (Togo e Benin 2006-07) Argentina (2008, 2009). 

Presidente eletto fin dal 1991 della sezione di Medicina e Chirurgia dell’Associazione “Ludovico Necchi” che riunisce gli ex-allievi di ogni Facoltà dell’UCSC è attualmente vicepresidente nazionale confermato per un secondo mandato quadriennale (2014-2018) della stessa Associazione, più nota come “ALUMNI CATTOLICA Ass. Ludovico Necchi”

Giovedì 19 marzo 2015. Conferenza del prof. Enrico Bisanti.

Care Amiche e Amici bibliofili,

giovedì 19 marzo 2015 alle 17:30

presso l’Emeroteca della Queriniana

il prof, Enrico Bisanti

ci parlerà di

POLITICA E POESIA NELLA DIVINA COMMEDIA

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI CANTI SESTI.

INVITO PETRELLA FRONTE 19 02 2015.FH10PER LA PRESENTAZIONE DI ENRICO BISANTI
Enrico Bisanti, laureato in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Pisa, inizia la carriera di professore di latino e greco nel Liceo Classico Giosuè Carducci di Volterra. Dal 1974 risiede con la famiglia a Brescia, dove continua e termina l’insegnamento.
Fin dagli anni novanta, si dedica allo studio della letteratura latina rinascimentale, e con l’Ateneo pubblica significativi studi sulla letteratura latina del Cinquecento. Tra questi ottiene larghi apprezzamenti «Vincenzo Maggi, interprete tridentino della Poetica di Aristotele», libro nel quale si affronta la problematica della catarsi tragica in Aristotele, interpretata dal Maggi, importante filosofo e umanista alla Corte di Ferrara, alla luce del rinnovato sentimento religioso inaugurato dal Concilio di Trento.
In Brescia, anche in qualità di vicepresidente del Comitato cittadino della “Dante Alighieri”, svolge da anni attività culturale, tenendo, tra l’altro, numerose Lecturae Dantis presso l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti”.
Dalla collaborazione alla Fondazione Civiltà Bresciana, diretta da Mons. Antonio Fappani, nascono varie sue pubblicazioni. Tra le più recenti: «Carme in lode di Brescia», traduzione in 1170 versi endecasillabi degli esametri latini del Panegyricus in Brixiam civitatem Galliae, poemetto celebrativo dell’umanista G. Battista Spagnoli (sec. XV) detto il Mantovano.
Nel maggio dello scorso anno pubblica «Letture dantesche a Brescia», contenente vari studi sulla Divina Commedia: il volume è stato presentato dal Prof. Gian Enrico Manzoni dell’Università Cattolica, nella sede della FCB.

Giovedì 19 febbraio 2015. Conferenza del prof. Giancarlo Petrella.

Care Amiche e Amici bibliofili

il prossimo giovedì 19 febbraio 2015,

sempre presso l’Emeroteca

il prof. Giancarlo Petrella

ci parlerà di

“Quel pasticciaccio bresciano”

Dante in tipografia, Brescia,

Bonino Bonini, 1487.

INVITO RINNOVATI FRONTE 15 01 2015.FH10L’edizione della Commedia licenziata a Brescia dal tipografo di origini dalmate Bonino Bonini, come recita il colophon, «il dì ultimo di mazo MCCCCLXXXVII» occupa un ruolo di primo piano nella tradizione a stampa del Poema inaugurata dalla veneranda princeps Foligno 1472. Il merito non sta nelle particolari cure testuali, quanto nell’ampio corpus iconografico che ne fa in assoluto la seconda edizione illustrata, dopo l’edizione stampata a Firenze da Niccolò di Lorenzo nel 1481. Accade però che nella fiorentina solo i primi 19 canti dell’Inferno siano accompagnati da altrettanti rami incisi probabilmente da Baccio Baldini su disegni attribuiti a Sandro Botticelli. In ragione di ciò l’edizione bresciana del 1487, interamente illustrata (pur con alcuni equivoci) fino al I canto del Paradiso, può a buon diritto essere considerata il primo tentativo a stampa di illustrare l’intero poema dantesco. Il risultato è un’edizione assai cara ai collezionisti, ma del cui aspetto materiale e della cui vicenda editoriale finora si conosce ancora troppo poco. La stampa bresciana ha infatti finora goduto di maggiore attenzione presso gli storici dell’arte che i bibliografi e gli storici del libro, forse scoraggiati dalla necessità di mettere in campo robuste competenze su diversi fronti, dalla storia del libro all’incunabolistica alla storia dell’illustrazione libraria. L’edizione prevede una silografia per ogni canto sino al I del Paradiso. Qui, per ragioni che paiono forse riconducibili a difficoltà sia tecniche sia finanziarie, lo sforzo illustrativo si arrestò bruscamente. La storia dell’edizione bresciana del 1487 è dunque verisimilmente anche la storia di un, parziale, fallimento editoriale. Se le silografie sono dunque 68, in realtà le matrici sono solo 60. In otto canti si riscontrano infatti palesi ed eclatanti casi di riuso, primo segnale che qualcosa andò storto nel delicato lavoro d’équipe fra tipografi e artisti incisori. Clamorosi sono soprattutto i casi di reimpiego in Inf. XIX della matrice originale del canto XI o di Inf. XXVI che tradisce lo stesso legno già impiegato per illustrare il canto XXII, o ancora nei canti finali del Purgatorio dove si impiegò addirittura tre volte la stessa silografia. La silografia del primo canto del Paradiso non ha alcuna attinenza col testo, al punto che ipotizzo possa trattarsi in realtà del legno progettato (ma poi non impiegato) per il canto XXXIII del Purgatorio. La difficoltà nel rappresentare la materia dei canti finali del Purgatorio e del Paradiso rende forse più comprensibile la necessità di ricorrere spesso a soluzioni d’emergenza e infine l’interruzione del progetto iniziale. È assodato che le silografie, forse governate da un’unica regia compositiva, siano da attribuirsi a diversi artisti dotati di sensibilità e capacità assai differenti. Le prime silografie dell’Inferno, caratterizzate da tratti di vivido realismo, possono ragionevolmente assegnarsi al maestro A, forse il caposcuola; altre paiono piuttosto da attribuirsi a una mano B, chiaramente distinguibile per ductus compositivo e minore resa dei dettagli. Infine è ragionevole supporre, già per alcuni canti dell’Inferno ma poi soprattutto all’altezza del Purgatorio, l’intervento di artisti assai meno dotati, forse persino garzoni di bottega, che incidono legni rozzi e appena abbozzati.

Durante la stampa dell’edizione si verificarono alcuni problemi nell’organizzazione del lavoro fra compositori, torcolieri e incisori di cui restano tracce, finora non individuate, in pochissimi esemplari che presentano sostanziali differenze di natura iconografica. L’analisi di circa 90 esemplari dei 115 censiti consente di ricostruire la storia della stampa del Dante bresciano, individuando le ragioni di queste varianti e omissioni, a partire dalla copia a suo tempo appartenuta al collezionista Essling che nel 1903 Charles Gérard definiva «exemplaire exceptionnel et vraisemblablement unique dans son genre».

(La vicenda è ricostruita nei contributi G. Petrella,Dante in tipografia. Errori, omissioni e varianti nell’edizione Brescia, Bonino Bonini, 1487, «La Bibliofilia», 115, 2013, pp. 167-195; Iconografia dantesca ed elementi paratestuali nell’edizione della Commedia Brescia, Bonino Bonini, 1487, «Paratesto», X, 2013, pp. 9-36).

Giancarlo Petrella (1974) è dal 2002 docente a contratto presso l’Università Cattolica di Milano-Brescia. Dal 2002 al 2005 ha insegnato presso l’Università di Sassari. Nel 2013 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per la I fascia, settore concorsuale 11/A4 Scienze del Libro e del Documento. È autore di un centinaio di contributi e monografie riguardanti storia del libro e delle biblioteche (tra cui L’officina del geografo. La Descrittione di tutta Italia di Leandro Alberti e gli studi geografico-antiquari tra Quattro e Cinquecento, Milano, Vita e Pensiero, 2004; Arnaldo Segarizzi storico, filologo, bibliotecario. Una raccolta di saggi, Trento, Provincia autonoma, 2004; Uomini, torchi e libri nel Rinascimento, Udine, Forum, 2007; Fra testo e immagine. Stampe popolari del Rinascimento in una miscellanea ottocentesca, Udine, Forum, 2009; La Pronosticatio di Johannes Lichtenberger. Un testo profetico nell’Italia del Rinascimento, Udine, Forum, 2010; Gli incunaboli della biblioteca del Seminario Patriarcale di Venezia. Catalogo, Venezia, Marcianum Press, 2010; L’oro di Dongo ovvero per una storia del patrimonio librario del convento dei Frati Minori di Santa Maria del Fiume, Firenze, Olschki, 2012). È di imminente uscita il suo nuovo lavoro I libri nella torre. La biblioteca di Castel Thun: una collezione nobiliare tra XV e XX secolo, Firenze, Olschki, 2015. Dal 2011 segretario di redazione de La Bibliofilia, collabora con Il Giornale di Brescia e il Domenicale del Sole24ore.

GdiBS 15 febbraio 2015 pagBresciaoggi Petrella