Giovedì 22 ottobre 2015. Conferenza della Dott.ssa Silvia Bracca

Care Amiche e Amici bibliofili la prossima conferenza di

giovedì 22 ottobre 2015, alle 17:30,

presso la Sala Conferenze dell’Emeroteca,

sarà tenuta dalla Dott.ssa SILVIA BRACCA

che presenterà il suo libro

L’occhio e l’orecchio: immagini per il dramma per musica nella Venezia del ‘600 : incisori, pittori e scenografi all’Opera con un repertorio dei libretti illustrati stampati in Laguna tra il 1637 e il 1719

(Zel edizioni 2014).

INVITO BRACCA 24 09 2015 OK.FH10

Il libretto d’Opera costituisce una delle novità dell’editoria veneziana del Seicento. Nato in seguito al grande successo ottenuto dalle rappresentazioni melodrammatiche lagunari, esso è una fonte storica fondamentale per conoscere e approfondire aspetti altrimenti ignoti della cultura teatrale, artistica e sociale del tempo. Dalla stesura del testo da parte del poeta sino alla stampa, innumerevoli furono le personalità intervenute nella sua realizzazione: dai librettisti agli editori, dagli stampatori ai librai, dagli incisori ai peintre graveurs; la filiera si allargava poi a personaggi coinvolti di riflesso quali nobili patrocinatori, compositori, scenografi, cantanti, collezionisti e accademici. Il libretto musicale ha così aperto la via a una serie di studi appartenenti ai più svariati ambiti disciplinari, primo tra tutti quello letterario dato che tali pubblicazioni hanno tramandato gli scritti dei poeti del teatro lagunare, consentendo oggi di seguire l’evoluzione e le specificità del nuovo genere. Basilare è stata anche l’indagine riguardante la struttura editoriale e le peculiarità grafiche del libretto, come pure la conoscenza dei protagonisti del settore. Le informazioni ricavabili dai frontespizi, dalle dediche e dalle prefazioni consentono inoltre di analizzare eventi e caratteristiche della storia del teatro, del melodramma, della musica e della scenografia. Per via indiretta ne derivano poi studi dedicati alle consuetudini sociali, culturali e di costume del mondo teatrale marciano, e altresì indagini sul mercato collezionistico che nacque dalla seconda metà del Seicento attorno alla compravendita dei piccoli volumi. Infine uno degli aspetti meno conosciuti riguarda la partecipazione di incisori e peintre graveurs alla creazione delle antiporte, illustrazioni a tutta pagina che, sin dagli anni quaranta del XVII secolo, erano divenute componenti essenziali dei testi marciani. Tra le numerose tavole annesse ai libretti d’Opera si trovano le firme di giovani e promettenti pittori quali Antonio Zanchi, Lodovico David, Giambattista Lambranzi, Valentin Lefévre e Pietro Negri, nonché quelle di abili bulinisti come Giacomo e Isabella Piccini, Giovanni Merlo, Antonio Bosio, Martial Desbois e Alessandro dalla Via. Costoro e molti altri artisti idearono opere curiose specialmente dal punto di vista iconografico, e contribuirono a impreziosire un testo che, se al tempo non era ritenuto pregiato perché destinato al largo consumo, oggi costituisce un prodotto indispensabile per delineare le carriere di alcuni protagonisti del panorama pittorico e artistico lagunare.

Silvia Bracca si è laureata in Scienze dei beni culturali presso l’università degli studi di Verona, dove ha conseguito anche la Laurea Magistrale in Storia dell’arte sotto la guida del prof. Enrico Maria dal Pozzolo. Si occupa principalmente di storia dell’arte e del collezionismo veneziano del Sei e Settecento. Ha lavorato presso il Museo di Castelvecchio di Verona e ha collaborato con alcune associazioni culturali bresciane e veronesi per la promozione del patrimonio culturale lombardo e veneto.

Pubblicazioni:

La “nota di quadri” per i Lechi di Brescia. Una tentata vendita di Davide Antonio Fossati in “Civiltà Bresciana”, 2, 2010.

L’occhio e L’orecchio. Immagini per il dramma per musica nella Venezia del ’600. Incisori, pittori e scenografi all’Opera con un repertorio dei libretti illustrati stampati in Laguna tra il 1637 e il 1719, Treviso, Zel Edizioni, 2014.

Convegni:

Paris-Venise: les échanges musicaux, du texte à l’image (1680-1750). Parigi, Istituto italiano di cultura, 27 Marzo 2015.

Intervento dal titolo Dal Giustino di Berengan agli spettacoli farnesiani del 1690: il contributo di Martial Desbois all’illustrazione librettistica del Seicento.

 

Giovedì 24 settembre 2015. Conferenza del Dott. Mariano Signorini.

Care Amiche e Amici bibliofili riprendiamo il nostro ciclo di conferenze,

sempre rimanendo sul tema dell’EXPO 2015,

giovedì 24 settembre 2015, alle 17:30, presso la Sala Conferenze dell’Emeroteca,

con il Dott. MARIANO SIGNORINI

che ci parlerà delle preparazioni del cibo per militari fin dal Risorgimento in seguito entrati nell’uso comune civile dal titolo

“IL RISORGIMENTO SULLE NOSTRE TAVOLE”.

 INVITO  DE NICOLO' 02 07 2015 OK.FH10

 

Giovedì 2 luglio 2015. Conferenza della prof.ssa Maria Lucia De Nicolò.

Care Amiche e Amici bibliofili

sempre rimanendo sul tema dell’EXPO 2015

giovedì 2 luglio alle 17:30, presso l’Emeroteca,

la professoressa Maria Lucia De Nicolò

ci parlerà del

BUON VIVERE MEDITERRANEO.

CIBO E CULTURA.

INVITO BISANTI FRONTE 19 03 2015.FH10Solo negli ’70 si è acceso l’interesse nei confronti della dieta mediterranea come ottima medicina per il mantenimento della salute. Abitudini culinarie semplici, da sempre prerogativa delle classi popolari più povere, non avevano mai destato particolari riflessioni e studi. Per secoli, e solo con lievi modifiche portate dal tempo e da differenti abitudini, l’alimentazione è rimasta sostanzialmente basata sul consumo di cereali, ortaggi, legumi, latticini, con un parsimonioso uso delle carni. Anche il pesce non appare un alimento abituale, per tutta una serie di motivazioni. Preferenza o costrizione, gli alimenti di origine animale costituivano il companatico, l’elemento che entrava nei pasti in particolari occasioni, così come l’olio d’oliva e il vino. La flora mediterranea invece concorre a disegnare una mappa degli odori e dei sapori che costituisce l’aspetto determinante del cibo quotidiano. Fermando l’attenzione sulle tradizioni culinarie emerge il quadro di scelte dettate da una scarsa disponibilità di risorse, dallo stato di necessità, dal costante tentativo di difendersi dalla fame, dallo sforzo di garantirsi la sopravvivenza più che il benessere. La ‘povertà’ dell’alimentazione mediterranea, conseguenza di queste condizioni, dettata storicamente da costrizioni che maturano esperienze, si manifesta insomma un risultato culturale dalle varie sfaccettature.

Professoressa Maria Lucia De Nicolò
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI BOLOGNA
AREA DELLA RICERCA: Storia moderna (MSTO02)
SEDE: Dipartimento di Beni Culturali, via Ariani 1 – Ravenna

Scuola di Lettere e Beni Culturali, sede di Ravenna
Insegnamenti: Storia del Mediterraneo in età moderna – Storia del Rinascimento

Attività di ricerca:
Mediterraneo. L’indagine insegue l’evoluzione socio-economica delle realtà costiere nella lunga durata. Temi privilegiati: spazi e tempi del lavoro sul mare, navigazione, traffici, cantieristica navale, mentalità della gente di mare, società marinare, tecniche commerciali, diritto marittimo, usi e costumi, alimentazione. Attualmente il campo di indagine si sta concentrando su impresa di pesca, distribuzione commerciale, mercati, difesa delle risorse, cibo e cucina, cultura popolare (secoli XV-XX).

Viaggio e viaggiatori (secc. XV-XIX). Finalità e qualità del viaggio. Economie della strada. Aspetti materiali e tecniche: i trasporti, i servizi, l’ospitalità caritativa e mercenaria, il sistema postale, paesaggio, turismo.

Incarichi esterni:
Direzione scientifica del Museo della Marineria di Pesaro

Direzione progetti di ricerca cofinanziati dalla Comunità Europea:

Adrìas Kolpos (Progetto internazionale di ricerca sull’antica eredità culturale delle popolazioni dell’Adriatico; direzione scientifica per la ricerca nella Provincia di Rimini) 2006-2008
I caratteri originali e l’identità del territorio (PADMA LAB Progetto di ricerca per la Provincia di Rimini/ Politiche comunitarie – Progetti trasnazionali Interreg; Comune di San Giovanni in Marignano), 2007-2008.
Neptune Project, “La cultura marinara adriatica” (progetto interreg IIIA-Trasfrontaliero Adriatico), direzione scientifica per la Provincia di Pesaro-Urbino, 2008-2010.
AdriaMuse, Progetto internazionale per la valorizzazione turistica dei musei adriatici e dei territori. Ideazione “Ecomuseo del litorale pesarese”, Direzione scientifica per la Provincia di Pesaro Urbino 2011-2013.

Pubblicazioni
Ha al suo attivo, fra monografie, saggi, articoli, oltre 200 pubblicazioni (cfr. www.sbn.it, s.v. Maria Lucia De Nicolò)

Recapiti:
Dipartimento di BB.CC., via degli Ariani 1, 48100 Ravenna (tel. 0544-936766; fax 0544-936717)
Museo della Marineria W. Patrignani Pesaro, viale Pola 9, 61100 Pesaro
Tel. – Fax 0721-35588; e.mail: museomarineria@comune.pesaro.ps.it
cell. 328-3586386
e. mail: marialucia.denicolo@unibo.it, luciunibo@libero.it

Giovedì 18 giugno 2015. Conferenza del dott. Piercarlo Morandi.

Care Amiche e Amici bibliofili

sempre rimanendo sul tema dell’EXPO 2015

giovedì 18 giugno alle 17:30 presso l’Emeroteca

gusteremo i piatti bresciani della famiglia Gambara

scoperti nel corso delle ricerche storiche bresciane

dal dott. PIERCARLO MORANDI

 in una conferenza dal titolo:

DESINARE A CASA GAMBARA:

UN MENU’ DEL 1615

INVITO MORANDI X 1Piercarlo Morandi laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1976 con una tesi di storia medievale, ha all’attivo una serie di pubblicazioni e di contributi a lavori di ricerca storica. Tra questi: “S. Eufemia della Fonte fra Settecento e Ottocento”, “Il monastero benedettino e la parrocchia di S. Eufemia” e i saggi: “Aristocrazia e nobiltà: il feudo dei Gambara” in La corte del Mito, Gambara antico feudo della Bassa; “Latte e formaggi nei consumi nobiliari. L’esempio di due famiglie aristocratiche bresciane (secc. XVI-XVIII)” in La civiltà del latte; “Le istituzioni civili in epoca moderna” in Monticelli Brusati,dall’abitato sparso al comune; “Dal 1701 ai nostri giorni” in Urago Mella nella storia e nell’arte. Ha contribuito con ricerche archivistiche ai cataloghi relativi alle tre mostre sulla pittura in Valtrompia dal Cinquecento al Settecento e ad altri volumi di storia locale. Attualmente lavora sulle fonti di storia bresciana nei fondi documentari veneziani.