Care Amiche e Amici bibliofili
la conferenza di febbraio ci parlerà di
due particolarmente interessanti opere di un grande pittore.
Di lui e delle sue opere ci parlerà con grande competenza
Giuseppe Merlo. Nato a Ostiano nel 1959 laureatosi a Firenze nel 1984 con Mina Gregori con una tesi sulla pittura cremonese tra Quattrocento e Cinquecento nella ricostruzione critica di G.B. Cavalcasene, perfezionatosi in Storia dell’Arte nella medesima Università nel 1986 con una tesi sulla decorazione della chiesa di S.Maria delle Grazie a Soncino. Nel 2007 ha conseguito il dottorato in storia dell’arte con una tesi su Lattanzio Gambara e i suoi rapporti con Romanino. Si è occupato di pittura lombarda del Cinquecento e di quella derivata da Caravaggio con particolare attenzione all’opera di Bartolomeo Manfredi a della Manfrediana Methodus; studi che hanno portato alla pionieristica mostra cremonese del 1988. Ha pubblicato diversi articoli su importanti riviste quali: Paragone, Arte Lombarda, Brixia Sacra, Civiltà Bresciana. Si è occupato di valorizzazione e tutela delle opere d’arte dei centri minori pubblicando due volumi sul patrimonio storico- artistico di Ostiano. Dal 1986 è dipendente del MIBACT e dal 1990 presta servizio presso l’Archivio di Stato di Brescia dove si è occupato, tra l’altro, di riordinare gli archivi degli antichi LL.PP. bresciani. Durante questo riordino ha rinvenuto il Testamento di Romanino, che si considerava perduto, e una lettera autografa del Pitocchetto; la sola che al momento si conservi.