Arte ministra d’immortalità. Strategie di mercato della tipografia bresciana di Nicolò Bettoni in età napoleonica.
Si parlerà infatti della tipografia che oltre a stampare gli atti ufficiali della Brescia napoleonica dedicava i suoi torchi anche ad opere letterarie di storica e artistica rilevanza.
Infatti il Bettoni era in contatto epistolare e personale con
Vincenzo Monti e con Ugo Foscolo.
Nel periodo dall’ 1804 al 1811 ha pubblicato un foglio giornalistico
Il Redattore del Mella
di cui sono state ritrovate poche copie.
UN FOGLIO PERIODICO
NELLA BRESCIA NAPOLEONICA
(1804-1811)
Nicolò Bettoni è stato uno dei più grandi editori del primo Ottocento e, come ogni stampatore che non fosse semplice impressore di caratteri, diede alla sua impresa editoriale la fisionomia inconfondibile della “fucina” di idee e di testi.
Egli intrattenne contatti e amicizie con i maggiori letterati italiani della sua epoca, a partire dal Foscolo, passando per Pietro Giordani, per finire con il non meno importante Vincenzo Monti: per loro egli allestì edizioni di testi in una veste di straordinaria eleganza.
Fra le iniziative editoriali più curiose e meno conosciute di questo inquieto editore si segnala un periodico dal titolo Il Redattore del Mella. Il primo numero di questa agile gazzetta uscì il 14 ottobre 1804, in piena età napoleonica: il Bettoni, che aveva rilevato la stamperia dipartimentale del Mella, ne fece un foglio di notizie internazionali, distese sulle prime tre pagine, e un veicolo per divulgare le proprie novità editoriali e gli aggiornamenti più tempestivi sulle novità letterarie bresciane e, più in generale, nord-italiane.
La gazzetta uscì regolarmente fino al dicembre 1811, per poi cambiare “pelle” e nome (Giornale del Dipartimento del Mella prima e Giornale della Provincia Bresciana, in ossequio al mutato ordine politico in epoca di Restaurazione). Inutile sottolineare la notevole importanza di questa fonte di notizie letterarie e culturali. Ma come in ogni bella storia, anche in questa c’è un fondo di amaro: di questo giornale sopravvivono poche annate complete (1804-5, 1806, 1807) e solo miseri frammenti di annate successive. La maggior parte delle annate sembra essere sparita nel nulla.
Abbiamo cercato nei repertori on-line delle maggiori biblioteche d’Italia e del mondo, abbiamo cercato nei cataloghi delle biblioteche cittadine, ma senza risultati. Riteniamo che un foglio periodico di tale importanza non possa essere svanito nel nulla: pertanto sollecitiamo tutti gli appassionati bibliofili, collezionisti, studiosi o solo curiosi di memorie storiche bresciane a darsi da fare per recuperare o solo segnalare, se possibile, in collezioni private o sul mercato antiquario i pezzi rimanenti di questo puzzle.
SI INVITANO I BIBLIOFILI BRESCIANI A RICERCARE
NELLA PROPRIA MEMORIA, TRA I PROPRI LIBRI E CARTE
E A CHIEDERE
AD AMICI, PARENTI, VICINI E CONOSCENTI
SE POSSEGGONO O CONOSCONO DOVE POSSANO TROVARSI
ALTRE COPIE DE “IL REDATTORE DEL MELLA”